L’AVVOCATO COME CONCILIATORE
Molto probabilmente ciò che ha contribuito ad alimentare ed esasperare il rapporto già molto fragile tra Maria e Giacomo è stata anche la scelta di farsi assistere da legali tradizionalmente formati, con una visione esclusivamente forense della tutela dei diritti e degli interessi del cliente.
L'Avvocato, invece, stando a quanto stabilito all'art. 10 del Codice Deontologico Forense ha anche una funzione sociale espressamente identificata con il fine di prevenire ed evitare i conflitti.
Quindi una funzione più ampia di quella esclusivamente legata all'ambito dell'amministrazione processuale della giustizia. Ma cosa si intende per "interesse del cliente" e come si declina in relazione ad esso la funzione sociale dell'avvocato?
Ebbene, quando l'avvocato si muove nell'ambito della difesa giudiziale o della trattativa laterale, l'interesse del cliente viene identificato con il raggiungimento del miglior risultato processuale possibile per l'assistito.
Quando l'avvocato opera in via preventiva al fine di, ove possibile, evitare conflitti ed agevolare il dialogo, la sua funzione sociale non è più legata necessariamente allo svolgimento del giusto processo ma ha a che vedere con il perseguimento della pace sociale e del beneficio comune che deriva dalla conservazione e ricostruzione dei rapporti tra le persone.
E voi, prima di andare in Tribunale per separavi, avete mai pensato di rivolgervi e farvi assistere da avvocati collaborativi, negoziatori e mediatori?